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Capitolo 1 La Forza Salutare della Luce Solare

18. E proprio questo tipo di Omeopatia è quella che Io vi ho preannunciato della Forza salutare dei raggi solari [il 16 Luglio 1851].

19. Ora da parte vostra, molto naturalmente, domanderete: "Come si può impiegare ciò?"

20. Un metodo ve l'ho già mostrato fin dall'inizio. Questo metodo è, ovvero sarebbe, più che sufficiente se gli esseri umani di questo tempo osservassero quel tipo di vita che dagli esseri umani primitivi veniva fedelmente osservato.

21. Per l'attuale modo di vivere, nel quale è più facile che vengano tolte all'anima delle parti, piuttosto che date, a causa dei cibi sofisticati di ogni tipo, e quelle parti che le vengono ancora date sono difficili del tutto da qualificare, il metodo di impiego della Luce del Sole, del quale si servivano gli antichi sarebbe troppo debole.

22. Per questo motivo Io voglio farvi conoscere parecchi metodi, come pure la dieta a tale scopo necessaria. Se questi metodi con la medicina della luce solare vengono osservati con precisione - ma nota bene, molto precisamente! -, con ciò potrete sicuramente guarire ogni malattia di qualsiasi tipo e qualsiasi nome essa abbia.

23. Perfino danni esterni del corpo possono guarire molto prima, applicando nel giusto modo tali medicamenti.

24. Il resto seguirà presto.

25. Vogliamo ora far conoscere i metodi particolari: come cioè l'elemento salutare della luce solare, in modo possibilmente facile, può venire legato con un qualsiasi sottile elemento materiale, e come esso sia poi da usare al verificarsi di casi di malattia.

26. Che l'elemento della luce solare si metta in collegamento con la più varia materia è una cosa che ognuno può toccare con mano; è sufficiente che getti uno sguardo su di un tappeto erboso.

27. Che raccolga la prima pianticella più buona che capita, che l'annusi e l'assapori, - e sia il sapore che l'odore diranno: "Noi proveniamo dalla luce e dal calore del Sole!"

28. Una lastra di vetro esposta per lungo tempo alla luce del Sole incomincerà presto a mostrare ogni tipo di colori sulla sua superficie esterna. Perché non anche sulla sua superficie interna? Perché la superficie interna non è esposta al primo impatto dei raggi solari.

29. Prendete una pianta di fiori dentro ad un vaso e mettetela in una buia cantina! Anche se fiorirà, sul fiore non si scorgerà tuttavia colore, oppure avrà un colore pallidissimo.

30. Da ciò, dunque, si deduce che anche i colori dei fiori, così come dei frutti, sono un'opera degli spiriti attivi della luce dei raggi solari.

31. In quei paesi, che voi chiamate caldi, il gioco dei colori, tanto delle piante quanto addirittura anche degli animali, è ancora più vivace e rigoglioso di quanto non sia il caso nelle zone temperate o addirittura in una zona fredda nella quale tutto passa quasi più in un grigiore collettivo e si può parlare molto meno di un profumo, ed il sapore è per lo più acerbo ed amaro; ciò equivale alla giudicata asprezza ed amarezza degli spiriti relegati nella terra.

32. Qui qualcuno potrebbe dire: "Ma se di conseguenza tutte le varie specie di piante, di animali, come anche di minerali - specialmente nelle zone calde - hanno in sé così tanto dell'elemento della luce dal Sole, allora non sono poi nemmeno più necessari ulteriori espedienti artificiali per mezzo dei quali farsi prestare artificialmente dal Sole ciò che si può ottenere per una via del tutto naturale senza tanto incomodo!"

33. Questa replica è del tutto giusta, e fino ad ora tutte le scienze mediche si sono basate su ciò.

34. Infatti chi adopera delle conosciute erbe saltuari ne sentirà anche certamente sempre un effetto; però, nessuna erba è costituita in modo tale da poter accogliere dai raggi del Sole, nella completezza, l'elemento salutare della luce. Ogni pianta accoglie solo quello che a lei corrisponde e non può prendere nient'altro di più, poiché la sua struttura è fatta in modo tale che essa può accogliere, in sé, dalla luce solare solo quello che le si confà e le corrisponde.

35. Se un medico, nel caso di un'anima ammalata, potesse indagare con precisione quali specifici vitali sono diventati deboli o addirittura mancano, ed oltre a ciò conoscesse anche l'erbetta che contiene in sé proprio gli stessi specifici vitali, egli potrebbe con ciò sicuramente ridare la piena salute ad un'anima ammalata o - che è la stessa cosa - ad un essere umano ammalato.

36. Ma poiché una conoscenza così profonda dell'essere umano e della sua anima è per lo più sconosciuta ad un comune medico, quanto lo potrebbe essere un continente non ancora scoperto, così la sua specializzazione medica è e rimane sempre per lo più un indovinare che un sapere.

37. Con quello di cui gli esseri umani, attraverso esperienze e prove raramente fortunate, si sono appropriati traendolo dalla forza terapeutica delle piante, dei minerali e degli animali, essi guariscono anche solitamente i loro ammalati, e nella maggioranza dei medici si potrebbe applicare il proverbio nordico che paragona un tale medico con un bastone: "Se il bastone fortunatamente colpisce la malattia, il paziente starà meglio; se però il bastone colpisce l'ammalato, invece della morte della malattia è la morte dell'uomo!"

38. Qui però non si tratta dunque dell'applicazione di vecchie esperienze o di nuovi esperimenti per la guarigione degli esseri umani, bensì, in un certo senso, si tratta di un arcano che è in grado anche di rivitalizzare di nuovo l'umanità ammalata, finché la macchina del corpo lo permette, così come la luce, che si fa sempre più forte in primavera, rivitalizza piante ed animali - quando però il loro organismo è in grado di accogliere un tale nuova rivitalizzazione. Poiché - nota bene - sulla Terra non esiste nessun arcano, sognato da alcuni medici miracolistici, per la vita eterna del corpo unitamente alla sua anima. Ma finché, dal Mio Ordine, è dato all'uomo di prolungare la sua vita corporale, egli può, con una giusta dieta ed il giusto uso dell'arcano, raggiungere un'età il più possibile avanzata ed in salute.

39. Dato che Noi, ora, abbiamo necessariamente fatto precedere ciò, da cui chiunque può capire come i vari specifici vitali provenienti dai raggi del Sole si uniscono con la natura, ora possiamo passare ad una specie di un tale apparato per captare i raggi del Sole.

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