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Introduzione Il gran campanaro

INTRODUZIONE DEL SIGNORE

"Udite e poi vedete ed imparate!"

1. Miei cari figlioli, se volete seguirMi, seguiteMi completamente in ogni cosa; non rallegratevi di camminare per profondi valli, né per gole e burroni, i quali sono ricolmi di insetti immondi, d'aria impura e non di rado tra chi vi dimora regnano le dispute, le liti, l'odio, ogni furto e maledizione reciproca, bensì venite lieti con Me su alture e montagne! Là vi sarà dato sempre di assistere ad una predica della montagna, o ad una Trasfigurazione, o al sentirsi sazi con poco pane, o ad una guarigione di lebbrosi, o ad una Vittoria contro le più violente tentazioni, o ad una Resurrezione dalla morte, nonché ad una quantità grande di altre cose per voi di valore inesprimibile; conducete anzi con voi dei fanciulli e non vi mancherà occasione di riconoscere, con tutta chiarezza, la benedizione dei monti in loro!

2. Chi ha il corpo debole, non abbia timore delle montagne benedette, perché le loro cime sono circonfuse dell'Alito Fortificante degli spiriti della Vita. Davvero sulle montagne e sulle alture s'intrecciano parole beate che adornano le balsamiche vette d'aurei fiori dell'Amore eterno! Oh, considerate oggi gli abitanti delle montagne, e dite poi se non sono, per lo più, tali da svergognare grandemente i litiganti delle valli, dei villaggi, dei borghi e delle città! L'ospitalità cristiana soltanto sulle montagne dimora ancora nella sua purezza; la bella concordia non dimora affatto nelle città della pianura, né nelle valli o nelle gole, - è sulle montagne soltanto che dovete cercarla, tanto fra le piante, quanto fra gli animali e non di rado pure fra gli esseri umani.

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