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Capitolo 2 Il gran campanaro

L'importanza e l'origine del ferro

1. Non occorrono certo cognizioni matematiche per calcolare l'importanza che hanno i metalli, specialmente il ferro, in tutta l'economia del vostro Pianeta.

2. Difatti, cosa potreste voi fare senza il ferro? Non si può dubitare che senza il ferro non sarebbe mai stata stampata nemmeno una lettera; senza il ferro vi costerebbe una fatica immensa costruirvi un'abitazione, e una ancora maggiore confezionarvi una veste almeno un po' meritevole di questo nome; anzi senza il ferro non ci sarebbe oggi ancora né una nave atta a solcare i mari, né un carro sulla terraferma.

3. Senza il ferro voi non disporreste di alcun strumento veramente adatto a smuovere il terreno e a gettare nei solchi la semente; in una parola, senza il ferro voi sareste, sotto l'aspetto naturale come pure anche in certo modo sotto quello spirituale, le creature più misere della Terra, e qualunque animale vi sarebbe superiore; invece, per mezzo di questo metallo altamente benedetto, voi potete procurarvi tutto, perché con il ferro si possono preparare tutti i possibili strumenti e arnesi; senza il ferro voi non arrivereste a scavare con qualche facilità nemmeno una semplice fossa per deporvi il corpo di un fratello morto e le salme dei defunti dovreste quindi o gettarle nei fiumi, o tutt'al più qua e là sotterrarle nella sabbia poco profonda, oppure trasportarle sui monti più alti coperti di nevi e di ghiacci eterni, qualora non voleste vivere continuamente fra esalazioni pestilenziali. In una parola, l'utilità del ferro è decisamente troppo grande perché possa venire sotto un qualsiasi aspetto contestata.

4. Qualche miope potrebbe qui certo osservare: "Nel caso di bisogno, mancando cioè il ferro nonché gli altri metalli, l'esistenza dei quali tutti, senza eccezione, è condizionata da quella del ferro, converrebbe aiutarsi con degli strumenti e arnesi di legno!".

5. Tutto sarebbe certamente bello e buono, sennonché in questo caso s'impone la domanda: "Come potrà venir abbattuto un albero, poi squadrato, tagliato in modo che diventi i più vari strumenti sia pure di forma rudimentale?". Ecco, da tutto ciò emerge quanto mai chiaramente che appunto il ferro costituisce, nella sfera della vita naturale dell'uomo, la condizione assolutamente prima, senza la quale non è possibile nemmeno la cottura del pane, e così il nutrimento dell'uomo resterebbe limitato ai frutti come vengono prodotti in natura, vale a dire, crudi.

6. Avendo dunque, in base a queste poche osservazioni, constatato come il metallo in questione sia un elemento assolutamente indispensabile, passeremo adesso a dare un'occhiata anche al come esso vada formandosi.

7. Voi sapete già per averlo appreso da una precedente comunicazione, e precisamente dalla Mia grande descrizione Il Governo della Famiglia di Dio che voi chiamate "Opera principale" (3.a parte), laddove è fatta menzione del continuo flusso e riflusso degli oceani, che, quando un emisfero è preponderantemente coperto dal mare, per effetto del sale contenuto nell'acqua e specialmente per l'influenza delle costellazioni questo metallo si raccoglie nell'interno della Terra, e precisamente all'interno di corridoi o vene destinati appositamente a tale scopo.

8. Questo è perfettamente giusto e vero, perché tale accumularsi del metallo è così ben calcolato che 14.000 anni completi non sono in grado di esaurirlo completamente! Però, in quanto concerne la formazione del ferro, s'impone un quesito molto importante che è questo: "E' questo metallo formato, per opera del mare e delle stelle, già atto così com'è a venir lavorato e ad essere formato per divenire utensili e strumenti?".

9. Ed Io vi dico subito di no; a questo punto il ferro è come un frutto ancora immaturo, il quale ha bensì in sé la capacità di farsi maturo e saporito e perciò anche mangiabile, ma che in stato non maturo non è né una cosa né l'altra!

10. Ma poiché ormai sappiamo ciò, un'altra domanda si affaccia: "Come dunque si matura il ferro?".

11. La risposta relativa può darvela ciascun minatore ed altresì ciascun botanico e ciascun coltivatore della terra, con le semplici parole: "Tramite la pioggia e il mite raggio del sole tutto prospera e matura!". Ed effettivamente così è.

12. La pioggia è la condizione fondamentale di ogni coltura, e quindi anche di quella del ferro. Qualora però la pioggia durasse ininterrottamente, essa ben presto soffocherebbe i frutti, ed in un tempo più lungo essa consumerebbe e toglierebbe l'energia al metallo celato nei monti; dunque, affinché tutto possa prosperare, deve venir dappertutto osservato un giusto Ordine.

13. Ora, chi è da Me preposto al mantenimento di un simile Ordine su di un corpo mondiale? E chi è il Regolatore di questi fenomeni?

14. Ecco che adesso possiamo intraprendere di nuovo un viaggio fino al nostro Grossglockner! Guardate bene come esso s'innalza dominatore nelle alte regioni dell'atmosfera ed in quella delle nubi, e come è circondato da mille e mille rupi e rocce frastagliate e ricche di asperità!

15. Vedete, questo re delle montagne, per assorbire l'elettricità e il fluido magnetico, ha una sfera d'azione molto più ampia dei vostri parafulmini collocati sui tetti delle case!

16. Cosa è dunque esso, oltre a quello di cui è stato detto nella comunicazione precedente?

17. Ecco: esso è un luogo di raccolta e un dispensario incredibilmente grande e potente della sostanza elettrica e magnetica! Quando poi esso, tramite il suo potere d'azione a distanza, agisce nei tre modi che già conoscete, specialmente mediante la distribuzione dell'acqua, fornisce anche tutte le acque, e di preferenza quella piovana, della dovuta quantità di elettricità e di fluido magnetico.

18. Ora queste due polarità sono, sotto l'aspetto naturale, la condizione principale di ogni prosperare e di ogni crescere e maturarsi del mondo vegetale e minerale, e, mediante questi due, pure del mondo animale.

19. Dato dunque che il nostro Grossglockner è un accumulatore così potente di queste polarità, si può qui dimostrare, in poche parole, che i minerali nei monti minori devono principalmente dipendere dai ghiacciai per la loro necessaria stagionatura, perché appunto i ghiacciai sono i regolatori della temperatura per tutti i paesi che si trovano entro la loro sfera di influenza.

20. E considerato che ora sappiamo ciò, Io Mi limiterò ad attirare la vostra attenzione su come questi colossi coperti di neve e di ghiaccio della specie del nostro Grossglockner elargiscono al suolo terrestre gli altri doni già noti per lo più per mezzo dei loro figli e nipoti; così pure per lo più per mezzo di questi essi elargiscono al terreno anche questa sostanza elettromagnetica.

21. Che cosa però si nasconda ancora dietro a tale sostanza elettromagnetica e con quanta rapidità essa venga diffusa in tutte le direzioni, questo lo impareremo a conoscere solo quando passeremo alla raffigurazione spirituale di questo patriarca delle montagne.

22. Quindi, per ora questa parte la considereremo chiusa e ci limiteremo ad aggiungere semplicemente la breve osservazione che le maggiori e più benefiche energie si producono e vengono irradiate per l'utilità generale sempre laddove l'umanità cieca meno crede di doverle cercare e dove effettivamente anch'essa meno le cerca.

23. E così avviene che una insignificante quota di ghiaccio del Grossglockner esercita, non di rado su molti paesi, un influsso di gran lunga maggiore che non le città del mondo che si presumono grandi, di cui si possono annoverare, accanto a pochissime buone, un numero sproporzionatamente grande di cattive situazioni.

24. Di conseguenza una montagna di questa specie ha una importanza di gran lunga maggiore anche di tutte le industrie dell'Inghilterra, della Francia, del Nord America eccetera.

25. Dato dunque che siamo ormai giunti alla fine di queste considerazioni per il cuore, se proprio non per l'intelletto matematico, noi prossimamente dedicheremo la nostra attenzione al terzo, e quindi ultimo, massimo campo d'azione del nostro Grossglockner; e per oggi tuttavia fermiamoci qui.

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