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Capitolo 2 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

I comandamenti del Signore agli uomini 16 marzo 1840

(Lorber: “Così continuò a parlare il Signore a me e in me per ciascuno; e ciò è vero, fedele e sicuro”):

11. Ai Miei domestici e servi dì: "I Miei incarichi non sono banche di cambio e non sono botteghe di denaro!". Chi infatti Mi serve a motivo del denaro, non Mi serve per amore; ma chi non Mi serve per amore, il suo servizio Mi è estraneo, come Io devo essere del tutto estraneo per lui, dal momento che non Mi serve per amore; con lui ho già chiuso il conto! Ma come può essere un servo fedele, colui che vendette i tesori del padrone senza autorizzazione, come un ladro, per i prezzi più scandalosi? Iscariota per lo meno Mi vendette per trenta denari d'argento, senza prevedere ciò che sarebbe stato di Me, e poiché egli era accecato, andò perduto. Adesso, però, essendo Io già martirizzato, ucciso e di nuovo risorto, Mi si può avere a ogni minuto per i prezzi più scandalosamente ridicoli. – O voi scandalosi ladri, voi assassini! – A cosa vi dovrò paragonare? Voi, figli del drago! Voi, razza di vipere! Voi, prole di serpenti! E' così che Mi servite? E' così che devo trovarvi? Vi feci sì, dire, tramite il Mio caro Paolo, che colui che serve all'altare deve anche vivere dell'altare, ma solo dalle opere dell'amore che produce ogni bene; voi però non avete opere d'amore, – perciò siete briganti e ladri, e assassini a tradimento del Vangelo e di ogni verità! Sappiate questo: «Com'è il lavoro, così la paga!». L'amore non si può avere per denaro, ma solo di nuovo con l'amore. Io sono l'Amore stesso e, senza eccezione, non Mi si può avere a nessun altro prezzo, se non di nuovo, solo con l'amore. Con l'amore vi ho riscattati tutti; perciò da voi tutti pretendo di nuovo, amore! Perciò chi vuole servirMi, Mi serva nell'amore, in cui Io per lui sono morto in Croce; e chi vuol venire a Me, venga a Me nell'amore che sanguinò per lui sulla Croce.

12. Ai funzionari e ai signori del mondo dì senza alcuna timidezza, parola per parola, che i loro incarichi non stanno più in alto degli incarichi del Mio regno. Tuttavia, ogni incarico che è contro il Mio incarico, fra poco voglio distruggerlo! Guai ai suoi servitori, poiché sono Io il Sommo! La Mia Legge è eterna, come lo sono Io, e rimarrà, come Me, eterna! Le tignole che vogliono rosicchiare la Mia Legge e fare di nuovo leggi dal loro escremento per cancellare il Mio Comandamento, su costoro tale Comandamento rotolerà con grande forza e pesantezza, e li annienterà, come se non fossero mai esistiti.! Chiunque pecchi contro i Miei Comandamenti, può essere perdonato se si corregge, se riconosce il suo errore e se ne pente, e poi si rivolge a Me e rimane in Me e Io in lui. Ma chi vuol scalzare la Mia Legge, essa lo schiaccerà, ed egli poi non sarà più in eterno! Tutte le leggi mondane scalzano il Mio Comandamento, se non sono ispirate dal Mio Amore e date da uomini istruiti attraverso il Mio Spirito. Guai ai tiranni e guai ai despoti che regnano a motivo del trono e della potenza e dell'autorità, poiché al loro tempo non manca più che una sola cosa, ed essi sperimenteranno la potenza dei deboli! Il suolo è Mio, e il campo è Mio! Questo lo dice il Veritiero, l'eterno Dio di Amore e Sapienza, e l'annuncia a un pazzo per i sapienti del mondo! Amen! – Io, Jehova! – Amen!"

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