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Capitolo 2 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

9. Chi non Mi conosce come sono, e chi Io sono, sarebbe meglio per lui che di Me non sapesse nulla affatto, poiché allora Io potrei ancora renderlo vivente, là, nel regno degli spiriti; ma così essi si rendono inadatti al Mio aiuto, poiché uccidono la vita in se stessi, per il fatto che distruggono Me in se stessi, e così anche Mi uccidono, e sono come i tralci staccati dalla vite.

10. Io, però, adesso dico questo: "Io sono l'unico, eterno Dio nella Mia natura trinitaria, quale Padre secondo la Mia natura divina, quale Figlio secondo la Mia natura perfettamente umana, e quale Spirito secondo ogni vita, azione e conoscenza". Io sono dall'eternità l'Amore stesso e la Sapienza stessa; mai ho ricevuto qualcosa da qualcuno. Tutto ciò che esiste è da Me, e chi ha qualcosa, l'ha da Me! – Come posso essere un tiranno e un pronunciatore di condanne? – O voi stolti! Io vi amo, e voi Mi disprezzate! Io sono vostro Padre, e voi fate di Me un giustiziere! Dove Io benedico, voi maledite! Dove Io costruisco, voi distruggete! Ciò che Io erigo, voi lo piegate a terra! Dove Io semino, là sopra convogliate flutti mortali! Voi siete completamente contro di Me! Se Io fossi come voi dite che Io sia, in verità vi dico che la Terra non sussisterebbe più già da lungo tempo, anzi non sarebbe neanche mai stata creata; ma poiché Io sono come sono, così tutto sussiste ancora, com'era, e come sarà eternamente! E anche voi sarete come volete essere, senza il Mio giudizio di condanna, poiché voi sarete quello che da voi stessi vi sarete fatti. Invece coloro che Mi prendono come sono, e Mi amano come Io li amo, di loro Io farò quello che vogliono, affinché la loro libertà e la loro gioia siano perfette in eterno!

11. Ai Miei domestici e servi dì: "I Miei incarichi non sono banche di cambio e non sono botteghe di denaro!". Chi infatti Mi serve a motivo del denaro, non Mi serve per amore; ma chi non Mi serve per amore, il suo servizio Mi è estraneo, come Io devo essere del tutto estraneo per lui, dal momento che non Mi serve per amore; con lui ho già chiuso il conto! Ma come può essere un servo fedele, colui che vendette i tesori del padrone senza autorizzazione, come un ladro, per i prezzi più scandalosi? Iscariota per lo meno Mi vendette per trenta denari d'argento, senza prevedere ciò che sarebbe stato di Me, e poiché egli era accecato, andò perduto. Adesso, però, essendo Io già martirizzato, ucciso e di nuovo risorto, Mi si può avere a ogni minuto per i prezzi più scandalosamente ridicoli. – O voi scandalosi ladri, voi assassini! – A cosa vi dovrò paragonare? Voi, figli del drago! Voi, razza di vipere! Voi, prole di serpenti! E' così che Mi servite? E' così che devo trovarvi? Vi feci sì, dire, tramite il Mio caro Paolo, che colui che serve all'altare deve anche vivere dell'altare, ma solo dalle opere dell'amore che produce ogni bene; voi però non avete opere d'amore, – perciò siete briganti e ladri, e assassini a tradimento del Vangelo e di ogni verità! Sappiate questo: «Com'è il lavoro, così la paga!». L'amore non si può avere per denaro, ma solo di nuovo con l'amore. Io sono l'Amore stesso e, senza eccezione, non Mi si può avere a nessun altro prezzo, se non di nuovo, solo con l'amore. Con l'amore vi ho riscattati tutti; perciò da voi tutti pretendo di nuovo, amore! Perciò chi vuole servirMi, Mi serva nell'amore, in cui Io per lui sono morto in Croce; e chi vuol venire a Me, venga a Me nell'amore che sanguinò per lui sulla Croce.

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