Capitolo 5 | Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1 |
17. Ora Si mosse la Divinità, e i creati ebbero timore della Divinità, e l’Amore vide il loro timore e vide che il loro timore era giusto, e il timore divenne per loro ubbidienza, e l’ubbidienza fu umiltà, e l’umiltà era il loro amore, e l’amore divenne la loro legge, e la legge la loro eterna libertà, e la libertà divenne la loro vita, e la vita la loro beatitudine in eterno. 18. Ora vedi, l’eterno Amore li interpellò, ed essi compresero la Parola! Allora le loro lingue si sciolsero, e la prima parola che sfuggì dalle loro labbra fu "amore". E alla Divinità piacque il suono del loro linguaggio, e la Divinità fu mossa dall’Amore, e il movimento prese forma nei creati, e la forma divenne suono, e il suono fu la seconda parola e fu "Dio". 19. E solo ora i creati furono completi. E l’Amore disse ai creati: «Il primo fra voi andò perduto; perciò assumo Io il suo posto e sarò fra voi eternamente!». 20. Allora le loro lingue si sciolsero di nuovo, e le loro ginocchia si piegarono, ed essi adorarono l’Amore. 21. Adesso, guarda ancora tutto quello che fece l’Amore, e Dio nell’Amore, e l’Amore in Dio! Vedi, l’Amore si dolse per i perduti; ma la Divinità fremette nella Sua ira, e in tutti gli spazi dell’infinità di Dio si udì un grande tuono. E il tuono penetrò fin nell’intimo dell’eterno Amore, e l’Amore soltanto comprese il tuono della Divinità, e il tuono in Lui divenne Parola, e così disse: «Ogni potenza Ti sia soggetta; fa’ come Ti piace e dì ‘Sia!’, e così sarà fatto!» |
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