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Capitolo 7 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

I primordi della Terra e della Luna

La creazione di Adamo ed Eva

1. Ora vedi, Io voglio mostrarvi la creazione degli organismi, dal primo fino all’ultimo e dal più piccolo fino al più grande come Io li ho fatti dal Mio Amore e dalla Mia Sapienza e dall’eterno Ordine che deriva da entrambi, il quale è la Parola dell’eterna potenza e forza nella profondità della Divinità. E vedi, non vi è nulla in tutti gli spazi dell’infinità, né di grande né di piccolo, che non sia stato fatto attraverso questa Parola!

2. E vedi, e ascolta: «Così ora c’era la Terra, e c’era la Luna, e c’era il Sole, e c’erano le stelle; ma la Terra era ancora nuda, e la sua superficie era ancora simile alla superficie del mare. E sopra le acque giacevano dense nuvole che si addentravano profondamente nei morti spazi dei mondi, e la luce del Sole non poteva illuminare la Goccia della Misericordia. E la Luna era coperta dai vapori della Goccia, e solo in questi vapori fu completamente partorita la Terra e fu nutrita la Luna. E il Sole stava sopra ad entrambe con i raggi della sua luce dal calore dell’Amore in Dio, come una chioccia sopra i suoi pulcini, e rendeva matura la Terra, e separò la Luna dal petto di sua madre.

3. Allora il grande cumulo di nubi si separò e si depositò verso la quiete dei poli, e la cintura della Terra divenne libera, e il Sole si riflesse nelle acque, e la Terra a sua volta irradiò grata la luce ricevuta verso il vasto grembo del Sole, e ad occhi spalancati vide la Luna bagnarsi negli effluvi radiosi della Grazia dell’eterno Amore dal Sole»

4. E vedi e odi ancora: «La Terra si sentiva bene, poiché essa era colma dell’Amore della Misericordia e vedeva il suo tesorino, la Luna, girare vispo attorno ad essa. E l’Amore gonfiò il vasto petto della Terra col fiato della Misericordia, come se questa volesse porgere ancora una volta al bambino il suo petto colmo del latte della Grazia; ma vedi, il latte si coagulò per il calore dell’Amore misericordioso, e divenne terraferma, ed emerse dai mari. E i mari retrocessero nelle profondità e furono simili all’acqua che si separa nella coagulazione del latte, per attenuare l’insita Ira mediante il sale della Grazia e mediante la Misericordia dell’Amore da Dio in ogni forza e potenza.

5. E vedi, allora fu quiete sulla Terra e in tutti gli spazi dell’infinità di Dio, e l’eterno Amore discese per la prima volta interamente sulla Terra, e nella Sua Onnipotenza e Forza alitò sulla superficie della Terra, e l’alito fu un’innumerevole pienezza dei pensieri in forme viventi di ogni specie, per la futura liberazione dei perduti.

6. E vedi, allora dalla parte emersa della Terra germogliarono erbe, piante, arbusti e alberi di ogni specie, e i mari, laghi, fiumi, torrenti, ruscelli e sorgenti brulicarono di vermi, pesci e animali di ogni specie; e l’aria fu animata dagli uccelli di ogni specie. E il numero di ogni specie, sia nelle acque, sia sulle terre emerse e nelle arie, era pari al numero dell’uomo, che fu fatto da questo numero, ed era pari al numero della Grazia dell’Amore, ed era pari al numero della futura redenzione e della rinascita che da questa proviene e scaturisce»

7. E ora vedi e comprendi quello che finora non fu mai visto e compreso da nessuno: «L’eterno Amore prese il numero da Se stesso, e il numero era l’Ordine e l’eterna Legge in Lui, di cui e in cui Lui stesso eternamente consisteva, consiste e consisterà in ogni potenza e forza della Santità di Dio. E l’Amore prese dunque della terra argillosa, simile alla panna del latte coagulato, e formò con la mano della Sua potenza e con la mano della Sua forza, secondo il numero del Suo Ordine, il primo uomo, e gli soffiò attraverso le nari il fiato vivente. E il fiato divenne in lui anima vivente, e l’anima riempì tutto l’uomo, che ora fu fatto secondo il numero dell’Ordine dal quale erano fatti gli spiriti, e furono fatti i mondi negli spazi, e la Terra, e tutto ciò che è su di essa, e la Luna e il Sole.

8. E ora vedi, a questo primo uomo sulla Terra che uscì dalle mani della potenza e della forza dell’eterno Amore, fu dato dalla bocca della Grazia misericordiosa il nome “Adamo” ovvero “Figlio della Misericordia e della Grazia”»

9. E ora nota bene: «Questo Adamo era al posto del primo degli spiriti caduti; non gli fu dato di riconoscere chi egli era; e vedi, egli si annoiava poiché non si riconosceva e neanche riusciva a trovare qualcosa che gli fosse somigliante».

10. E ora comprendi: «Allora l’eterno Amore soffiò invisibilmente su di lui, agli occhi ancora ciechi della sua anima, ed egli si addormentò per la prima volta nella soavità dell’Amore misericordioso. E la soavità dell’Amore misericordioso formò nel cuore di Adamo, quasi come fosse in un dolce sogno, una figura a lui simile, di grande soavità e di altrettanta grande bellezza.

11. E l’eterno Amore vide che Adamo trovava grande gioia in sé per la visione interiore del suo secondo io. Allora l’Amore misericordioso lo toccò al fianco dove gli era stato dato un cuore simile al cuore della Divinità, affinché accogliesse l’Amore e la Vita dall’Amore in Dio, e in tal modo gli tolse l’amore di se stesso per preparare una dimora a Se stesso attraverso la futura legge della Grazia misericordiosa, e pose l’amore di se stesso, nel quale Adamo trovava in sé grande compiacimento, fuori dal suo corpo, fisicamente, e lo chiamò “Caiva”, ovvero, come già siete soliti dire, “Eva”, che è come dire “la liberazione prefigurata dall’egoismo e la conseguente rinascita”.

12. E vedi, allora l’Amore misericordioso lo toccò e lo svegliò affinché guardasse il proprio amor di se stesso fuori di lui, e vide che egli aveva grande compiacenza nel guardare tale suo amore fuor di lui, ed era lieto oltre misura. E l’amore fuor di lui, che ora si chiamava Eva, provò grande piacere per l’uomo Adamo, e si volse a lui e lo seguì ogni suo movimento»

13. E vedi, allora l’eterno Amore interpellò per la prima volta Adamo: «Adamo!». – E Adamo per la prima volta disse: «Sono qui, Signore della Gloria, della Potenza e della Forza!»

14. E l’eterno Amore disse nuovamente: «Vedi la tua aiutante!». – Ed Eva rispose: «Vedi, Signore, l’ancella giace ubbidiente ai piedi del Tuo figlio ed aspetta i suoi ordini!»

15. E vedi, l’Amore misericordioso trovò grande compiacimento per le opere della Sua potenza e forza attraverso la Grazia della Sua Misericordia, e parlò ulteriormente, e li istruì in tutto, e insegnò loro a conoscere, denominare e usare tutte le cose. E quando essi compresero, conobbero e seppero usare tutto, l’Amore misericordioso parlò di nuovo a loro: «Vedete dunque, ora voi avete appreso tutto, ora conoscete tutto e potete far uso di tutto eccetto di una cosa, e quest’ultima cosa voglio insegnarvela ora, e porre in voi la forza di generare e procreare dei vostri simili; però potete farne uso solamente quando Io ritornerò e vi troverò vestiti con l’abito dell’ubbidienza, dell’umiltà, della fedeltà e della giusta innocenza. Guai a voi, però, se vi troverò nudi! Io vi scaccerò, e la conseguenza sarà la morte!»

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