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Capitolo 1 Il Sole Naturale

15. Che il Sole sia un pianeta perfetto e che perciò debba racchiudere in se stesso tutto ciò che è planetario, lo si può rilevare dal fatto che ogni cosa, sui pianeti, viene formata dalla luce irradiante del Sole. La differenza fra il pianeta perfetto e quelli imperfetti si può rilevare dal fatto che [su questi ultimi] tutte le forme, che traggono la loro origine dalla luce del Sole, sono necessarie e stabili, non facilmente mutabili, e che si possono perfino contare, mentre sul perfetto pianeta solare tutte le forme sono libere e non hanno altri vincoli al di fuori della volontà dell’uomo là vivente, e perciò sono innumerevoli e varie all’infinito.

16. Talvolta accade pure che perfino sui pianeti imperfetti, appunto per l’influsso del Sole, le vecchie forme di certi esseri scompaiano e al loro posto sorgono degli esseri con forme del tutto diverse. Invece sui pianeti questo succede molto di rado, e il periodo di mutamento e di transizione è molto più lungo che non sul perfetto pianeta solare.

17. In tal modo sul vostro corpo terrestre sono già scomparse alcune migliaia di specie di alberi, cespugli, piante ed erbe, delle quali vengono trovate qua e là delle tracce nelle pietre. Anche molte specie di alberi giganteschi primordiali sono sprofondati, e il loro legno viene trovato come nero carbone. Nello stesso modo una quantità di animali giganteschi, quale per esempio il mammut e una grande quantità di grandi anfibi alati, che sono tuttora conosciuti con il nome di “sauri”, sono completamente scomparsi dall’esistenza.

18. Così sono scomparsi addirittura i corpi giganteschi di alcuni uomini, i quali nella preistoria erano conosciuti con il nome di giganti, come pure molte specie di uccelli di grandi proporzioni, ed anche parecchi pesci che ora sono introvabili tra quelli conosciuti, ad eccezione, molto raramente, qua e là nelle pietre, dove essi qualche volta, per quanto riguarda la forma, appaiono ancora molto ben conservati.

19. Nondimeno, come già detto, tutti questi mutamenti su un pianeta imperfetto procedono anzitutto molto lentamente, e comunque non si allontanano mai tanto dalle forme ad essi successive, come i continui mutamenti che avvengono sul perfetto pianeta solare.

20. Ed è appunto per questa ragione che si può considerare il Sole un pianeta perfetto, poiché tutto quello che esiste su tutti i pianeti, si trova anche sul suo suolo, con il suo significato più perfetto, come vivente e costantemente mutevole nella massima varietà. Da quanto è stato detto finora, può cominciare a risultare chiaro ad ognuno che il Sole deve essere [veramente] un pianeta perfetto, poiché esso è una completa inclusione di tutto quanto costituisce un pianeta in tutte le sue parti componenti, a partire dal suo centro, fino a tutto ciò che appare alla sua superficie, poiché, se questo non fosse il caso, come potrebbero i raggi del Sole far sorgere sugli altri pianeti che lo circondano, delle cose analoghe ad esso?

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